Porta Palazzo
Nel cuore di Torino, al confine tra i quartieri di Aurora e Centro, è situata piazza della Repubblica che attualmente ospita il mercato all'aperto più grande d'Europa: Porta Palazzo. Il nome deriva dalle porte di accesso alla città fortificata romana Augusta Taurinorum.
Agli inizi del XVIII secolo il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia avvia un importante processo di rinnovamento urbanistico che coinvolge l'area nota come Contrada di Porta Palazzo; è un progetto che intende ridisegnare la zona suburbana che i viaggiatori attraversavano per entrare in città dal settentrione. Nel 1701 viene edificata l'omonima porta, e nei decenni successivi, sotto la direzione dell'architetto Filippo Juvarra, prende corpo quella che originariamente voleva essere una maestosa piazza d'armi, un luogo dove stranieri e sudditi avrebbero potuto ammirare le sfilate militari, in un tripudio di colori e luccichio di sciabole. In quegli anni, il nome assegnato è Piazza Vittoria.
L'intera area di Porta Palazzo diventa parte integrante della città quando, nel 1800, Napoleone Bonaparte ordina lo smantellamento delle mura che circondano l'abitato.
Durante la Restaurazione, nuovi lavori interessano la zona. L'architetto Gaetano Lombardi preserva e valorizza gli edifici esistenti portando a termine nel 1819 il progetto di una piazza ottagonale. Il disegno realizzato da Lombardi giunge fino ad oggi quasi immutato, mentre la toponomastica continua a cambiare: Piazza Vittoria viene intitolata a Emanuele Filiberto per il ritorno al trono dei Savoia.
Nel corso del XIX secolo la piazza, diventa sempre più un luogo vocato al commercio. Nel 1836 si costruiscono due fabbricati simmetrici, progettati dall'ingegnere Barone e adibiti a mercato alimentare coperto. Nel 1845 Porta Palazzo s'impose come nodo di comunicazione urbane e intercomunali. Vi erano due linee una che portava da Borgo Nuovo a Porta Palazzo e le altre da Porta Susa alla Gran Madre; in seguito le linee diventarono cinque che partivano da Piazza Castello, più avanti se ne aggiunsero altre sei di cui quattro con capolinea a Porta Palazzo. Nella seconda metà dell'Ottocento partivano gli omnibus a cavalli per Druento, Leinì, Rivarolo e Settimo Torinese. Un'importante stazione aveva sede nel quartiere in Corso Giulio Cesare ed era la stazione Torino-Ceres. L'area delimitata da Piazza della Repubblica, Via Milano, Via Basilica e Via Egidi nota come Isolato Santa Croce, ospita per tre secoli l'ospedale Mauriziano. Nel 1884 l'ospedale si trasferisce nella sede attuale e nel 1890 viene innaugurata la Galleria Umberto I, accessibile da Via Basilica e Piazza della Repubblica, tipica per la sua struttura a forma di T. Più tardi, nel 1916, viene edificata la struttura metallica e vitrea del Mercato dell'Orologio.
L'ennesima modifica toponomastica avviene nel 1946, quando Porta Palazzo acquista l'attuale nome di Piazza della Repubblica, in seguito della caduta della dittatura fascista in Italia.
Porta Palazzo fin dal XIX secolo ha accolto come un vero e proprio porto le ondate migratorie che si sono riversate sulla città offrendo alloggio, e un ingresso nel meccanismo economico del mercato ai primi immigranti, ai secondi e ai terzi. Sulla piazza, la storia si ripete ciclicamente: a fine Ottocento giunsero i contadini dalle campagne attorno alla città, fra il 1955 e il 1970 gli immigranti dall'est e dal sud del Paese e a partire dagli anni Novanta gli stranieri provenienti dal nord Africa, dal sud America, dall'Oriente e dall'est Europeo. Tutti approdarono a Porta Palazzo, ognuno nella propria epoca e con il proprio mezzo. Ai meridionali che a partire dagli anni Cinquanta-Sessanta si ritrovano come un rituale a Porta Palazzo la domenica, oggi si aggiungono nei vari angoli della piazza, a seconda del Paese di provenienza, marocchini, rumeni, albanesi, e cinesi.
Da anni infatti la Piazza della Repubblica accoglie la più importante concentrazione cittadina di popolazione straniera residente.
Negli anni del boom economico e dell'immigrazione dal Sud, Porta Palazzo rappresenta il primo approdo per molti e, la domenica, è il luogo dove si arruolano i lavoratori per l'edilizia. Degrado urbanistico, sovraffollamento, carenza di servizi per i residenti convivono con la grande capacità d'attrazione del più grande mercato cittadino.
Uno degli elementi di folclore più importanti era rappresentato dall'elezione della Regina di Porta Palazzo che si effettuava ogni anno fino al 1975 quando si decise di non rendere più omaggio questa tradizione. L'origine di questa festa simbolica era rivolta a magnificare la virtù e la bellezza delle figlie dei commercianti. La prima incoronazione avvenne nel 1902, al Circolo Borgo Dora, con grandi festeggiamenti, con un corteo di carri allegorici progettati dai maggiori artisti del tempo. La festa della Regina del Mercato fu sospesa nel 1911, e ripresa nel 1952; la Regina era scelta dal Direttivo dell'associazione tra le più graziose ragazze di Porta Palazzo e del Balon, la sua corte era formata da un Ministro e da sei Damigelle. La proclamazione e l'incoronazione avvenivano la sera del martedì precedente l'inizio della settimana Grassa con la partecipazione di autorità cittadine, Gianduia e Giacometta e alcune maschere piemontesi. La Regina, il giovedì Grasso, effettuava visite benefiche ad ospedali e orfanotrofi e l'ultimo giorno di Carnevale, accompagnata dalla sua corte e da Gianduia e Giacometta, faceva un giro per i mercati portapalatini per raccogliere doni poi devoluti ad enti benefiche. Il Carnevale Palatino si chiudeva la sera del martedì Grasso con l'incontro della Regina con le maschere locali.
Se un'identità forte per Porta Palazzo esiste, è certamente quella del commercio. Nei decenni il quartiere si è trasformato, ha accolto ondate migratorie diverse e stratificato storie, culture e abitudini. Ma la sua vera anima, quella del mercato e dei negozi, è rimasta intatta.
Adesso come nel passato, il mercato di piazza della Repubblica rimane un punto di riferimento per la spesa e le ricerche di profumi e sapori altrove introvabili.
Oggi Porta Palazzo è il mercato all'aperto più grande d'Europa, con quasi 1350 punti vendita tra ambulanti, posteggiatori e negozianti, che danno lavoro a circa 3500 persone, Porta Palazzo è la zona con la maggiore concentrazione di servizi commerciali di Torino e rappresenta un richiamo per molti consumatori grazie al grande assortimento della merce in vendita e della convenienza dei prezzi. Esso rimane come il più tradizionale ed importante mercato cittadino al minuto di alimentari, di articoli di abbigliamento e di tutti i tipi merceologici il quale, tra padiglioni, bancarelle, furgoncini e teli su marciapiedi occupa quasi ogni palmo di terreno; si stima che, nella giornata del sabato, tra le bancarelle si aggirino circa centomila persone.
Ogni sabato è possibile ammirare il caratteristico Balon, il mercato delle pulci torinese, che ogni seconda domenica del mese diventa il Grand Balon, un mercato davvero pittoresco e ricco di prodotti interessanti, a cui partecipano circa 200 espositori.
L'attrazione esercitata da un'area commerciale così vasta è forte: ondate migratorie iniziate negli anni Sessanta del secolo scorso hanno coinvolto migliaia di italiani spinti a Torino dal boom economico e industriale, mentre negli ultimi vent'anni i migranti che s'incontrano agli angoli della grande piazza sono quasi solo stranieri, uomini e donne provenienti da ogni parte del globo. Porta Palazzo, nella geografia della città subalpina, è uno dei quartieri dove più si respira l'aria delle metropoli, un crocevia di culture.
Nella Piazza convivono tra di loro quattro grossi edifici a cui si aggiungono "le tettoie":
- Nel quadrante est convivono l'edificio, del 1916, del Mercato IV Alimentare o dell'Orologio, contenente novantasei punti vendita di carne, pane e tante altre specialità, e due tettoie aperte: quella dei Casalinghi lungo Corso Giulio Cesare e quella destinata ai Produttori diretti o più semplicemente Contadini tra l'edificio e la via perimetrale.
- Nel quadrante sud convivono il Mercato V Alimentare o Mercato delle Carni, costruito nel 1836, ricostruito negli anni 30' e restaurato negli anni 50', contiene quarantacinque punti vendita, e il Mercato Ortofrutticolo all'aperto.
- Nel quadrante ovest c'è il Mercato II o Ittico, costruito nel 1836, ricostruito nel 1900 e restaurato nel 1995, ospita diciotto punti vendita al piano inferiore, e gli uffici della Polizia Municipale al piano superiore. Nell'area antistante ha luogo il mercato dell'abbigliamento.
- Nel quadrante nord un tempo ospitava la struttura del Mercato III al chiuso o dell'abbigliamento, costruito negli anni 1963-66, è stato recentemente abbattuto per lasciare spazio alla nuova costruzione Palazzo Fuksass dove al piano inferiore troviamo il mercato dell'abbigliamento mentre al piano superiore sarà ospitato il locale Road House del cantante Cesare Cremonini. Il 9 novembre 2005 il nuovo edificio Palafuksas ha aperto le porte al pubblico per un'occasione speciale, la T1 "Torino Triennale Tremusei", nuova rassegna triennale d'arte contemporanea organizzata da GAM Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, Castello di Rivoli e Fodazione Sandretto Re Rebaudengo. Il PalaFuksas è aperto dal martedì alla domenica dalle 12 alle 19.
I mercati al minuto, che dall'Ottocento si tenevano ai quattro lati della piazza, non sono mai stati trasferiti, nonostante gli ormai numerosi ipermercati e centri commerciali, probabilmete i loro operatori rappresentano ancora la massima realtà commerciale cittadina, almeno per il settore alimentare. Insieme con il Balon richiama decine di migliaia di consumatori ogni giorno per i suoi prezzi moderati e per la sua variopinta eterogeneità. Edmondo De Amicis scrisse: " per vedere la Piazza in tutta la sua bellezza bisogna capitarvi una mattina di sabato d'inverno, in pieno mercato." Le mappe delle attività gastronomiche etniche, redatte dallo Chef Kumalè per conto del progetto The Gate, nel 2001, fotografano come, nel mutamento degli ultimi anni, in realtà Porta Palazzo continui ad essere per tutti, nuovi arrivati, immigranti di antica data, autoctoni, il luogo di riferimento degli acquisti.
È in questo spirito che il 1 marzo 2006 ha ospitato la Cerimonia di Accensione della Fiamma paralimpica.
Nell'ultimo decennio, Porta Palazzo è sede di un'intensa opera di riqualificazione fisica, economica e ambientale, che si prefigge l'obiettivo di dimostrare che è possibile trasformare un quartiere, migliorare i suoi spazi, senza snaturare la sua atmosfera e la sua vitalità, mantenendo viva la sua storia e la sua memoria. La città nell'ambito di uno sforzo intrapreso da alcuni anni per il recupero del centro storico, oramai arrivato a pieno compimento, ha voluto dare un nuovo splendore e una nuova funzionalità a questa storica piazza, rendendola più accogliente anche nelle ore successive al mercato. Obiettivi del grande progetto di riqualificazione iniziato nel gennaio 2005, sono stati l'adeguamento degli impianti alle norme igienico-sanitarie vigenti, la razionalizzazione dei parcheggi e della viabilità, la risistemazione dei banchi per facilitare la circolazione pedonale e migliorare la qualità dell'esposizione.